Tariffa del servizio idrico
La legge n. 36 del 5 gennaio 1994 “Disposizioni in materia di risorse Idriche”, oggi confluita nel Testo Unico n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, prevede che la tariffa, a carico del cittadino, copra interamente i costi di gestione e di investimento dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
L’art. 21 del D.L. 6 dicembre 2011 n. 201, convertito con modificazioni nella Legge 22 dicembre 2011 n. 214, ha assegnato le funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici all’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (di seguito AEEGSI) che le esercita con i medesimi poteri ad essa attribuiti dalla Legge 14 novembre 1995 n. 481 recante norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità.
La Legge n. 205 del 27 dicembre 2017 (Bilancio di previsione 2018), pubblicata sulla G.U. del 29 dicembre 2017, ha previsto la trasformazione della denominazione AEEGSI in ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
L’Autorità di Regolazione ha dunque, tra gli altri, il compito di definire le componenti di costo e di predisporre e rivedere periodicamente il metodo tariffario per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato e di approvare le tariffe proposte dal soggetto competente. La tariffa è predisposta dagli Enti di governo dell’ambito [l’Ente Idrico Campano nel caso di specie] o dagli altri soggetti competenti individuati dalla legge regionale, e trasmessa all’Autorità per l’approvazione, insieme a tutti i documenti necessari.
Con particolare riferimento al contesto normativo che disciplina la tariffa del S.I.I., l’art. 154 comma 1 del d.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (cd. Testo Unico Ambiente) nel testo attualmente vigente così recita:
“La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed è determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell’entità dei costi di gestione delle opere, e dei costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonché di una quota parte dei costi di funzionamento dell’ente di governo dell’ambito, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio “chi inquina paga”. Tutte le quote della tariffa del servizio idrico integrato hanno natura di corrispettivo.”
Attraverso le tariffe fatturate in bolletta vengono coperti i costi efficienti del servizio (costi determinati, nel caso di specie, dall’Ente Idrico Campano secondo le previsioni del Metodo Tariffario, di volta in volta vigente, adottato dall’ARERA e approvati in via definitiva dalla medesima ARERA).
Infatti, pur essendo un bene indisponibile ed indispensabile e sebbene la risorsa idrica sia pubblica e gratuita, per renderla disponibile è necessaria una complessa rete di infrastrutture la cui relativa gestione è invece onerosa. Inoltre, le acque reflue scaricate devono essere collettate e depurate prima di essere restituite all’ambiente
Pertanto, non si paga l’acqua, intesa come materia prima. Quello che si paga è il costo dei servizi di prelevamento alla fonte, di potabilizzazione, di trasporto fino alle abitazioni e, poi, di convogliamento verso gli impianti per la depurazione.
Di più: siccome l’acqua è un bene così importante, tanto più saremo chiamati a partecipare ai costi quanto più ne utilizzeremo: è il principio del ‘chi più inquina, più paga’ che l’Europa ha assunto alla base della tassazione ambientale e della gestione del servizio idrico.
I criteri dell’articolazione tariffaria applicata con i documenti di fatturazione emessi da questo Gestore sono stati fissati dall’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente (ARERA) che ha approvato – su base nazionale – con deliberazione n. 665/2017/R/idr, il “Testo Integrato Corrispettivi Servizi Idrici” (TICSI).
La tariffa del servizio idrico integrato è strutturata in quote fisse e variabili, si articola in diverse categorie d’uso. Per ciascuna, nell’ambito della quota variabile del servizio di acquedotto, sono previste una “fascia base” e delle “fasce di eccedenza”.
Con specifico riferimento agli Utenti Domestici Residenti è stato stabilito che venisse applicata, per la determinazione della quota variabile del servizio di acquedotto (e, quindi, a cascata anche per i servizi di fognatura e di depurazione, ove presenti, che si calcolano sulla base del servizio di acquedotto), una tariffa pro-capite che varia rispetto al numero dei componenti il nucleo familiare (CNF) e include una fascia di consumo agevolata (definita anch’essa in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare) che garantisce una tariffa ridotta fino a 50 litri a persona al giorno (equivalente a 18,25 metri cubi annui a persona).
Affinché il gestore ne tenga conto nell’applicazione dei corrispettivi, gli Utenti possono comprovare la propria composizione del nucleo familiare attraverso la presentazione del modulo scaricabile sul sito internet dell’azienda www.asisnet.it, nella sezione “modulistica”.
Il modulo è disponibile anche presso il nostro sportello o presso uno dei punti di assistenza Clienti (l’elenco con i relativi indirizzi è consultabile qui)
Con la Deliberazione n. 580/2019/R/IDR del 27 dicembre 2019, l’ARERA ha approvato il Metodo Tariffario Idrico per il terzo periodo regolatorio (MTI-3) valido per gli anni 2020–2023.
Con la successiva Deliberazione n. 639/2021/R/IDR del 30 dicembre 2021, l’ARERA ha approvato i criteri per l’aggiornamento biennale (2022-2023), previsto dall’art. 6 della citata Deliberazione n. 580/2019, delle predisposizioni tariffarie del Servizio Idrico Integrato.
Ai sensi di quanto stabilito dalla citata Deliberazione ARERA n. 639/2021, l’Ente Idrico Campano (EIC), con propria Deliberazione del Comitato Esecutivo n. 73 del 29/11/2022, ha aggiornato il moltiplicatore tariffario per le gestioni di ASIS S.p.A. per gli anni 2020-2023, non prevedendo incrementi tariffari.